Quando il tennis fece boom. Diventammo ceto medio inseguendo una pallina

Riferimento: 9788868581305

Editore: Absolutely Free
Autore: Cirillo Lello
Collana: Sport.doc
Pagine: 301 p., Libro in brossura
EAN: 9788868581305
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Descrizione

Il boom del tennis negli anni '70 segna il cambiamento della società italiana postsessantottina. Il ceto popolare - protagonista della crescita economica che aveva accompagnato il Paese nel decennio precedente - reclamava alla borghesia imprenditoriale, ottenendolo, il dividendo conseguito. Si faceva largo così una nuova classe sociale, più emancipata nei diritti e nei costumi, grazie anche alla maggiore disponibilità economica. Fu definita ceto medio. In essa il figlio dell'operaio accedeva a livelli di istruzione più elevati e scalava le opportunità della gerarchia sociale. Il tennis, che fino ad allora era considerato uno sport aristocratico, fu lo sport che accompagnò l'avanzata della nuova classe sociale, diventando sport per tutti sulla spinta dei trionfi di Adriano Panatta e della nazionale operaia che vinse la Davis nel 1976 in Cile. Le aziende tecniche di attrezzature e abbigliamento cominciarono a fare affari d'oro, esportando in tutto il mondo il made in Italy. Le aziende non specialistiche investirono nel tennis perché, dal punto di vista del marketing, era il veicolo comunicazionale più efficace. Gli indicatori erano tutti fortemente positivi. Poi l'euforia terminò verso gli anni '90 e non fu più replicata. Il libro, nel raccontare aneddoti ed episodi di quegli anni, analizza le tematiche del cambiamento che vide, per la prima volta, uno sport fra i protagonisti di una rivoluzione sociale.