RAI: come tutto ebbe inizio. Epopea di un monopolio

Riferimento: 9788831251150

Editore: Mreditori
Autore: Vertunni Giorgio Federico
Pagine: 188 p., Libro in brossura
EAN: 9788831251150
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Descrizione

A cosa serve la televisione? È da questa banale domanda che parte l'indagine storica dell'autore volta a dimostrare che la risposta non è poi così scontata. Lo scopo di questo saggio è infatti quello di dimostrare che la televisione in Italia, a differenza di tutti gli altri casi di industrie culturali, svolse almeno agli inizi un ruolo molto più importante del semplice fornitore di spettacoli e notizie. Favorì la crescita culturale, misurò e registrò le trasformazioni sociali, fu naturalmente anche uno strumento di propaganda politica ma, soprattutto, ebbe il potere di influenzare l'economia e la società italiana degli anni '50 e '60 operando come un potente strumento di supporto al boom economico. È un potere che non è stato mai abbastanza approfondito dagli studiosi di allora e di oggi, eppure, per quello che la TV pubblica ha rappresentato anche in seguito alla fine del monopolio, i suoi effetti su tanti settori dell'economia del Paese sono stati e sono evidenti. Ripercorrendo gli anni dal '54 al '75, questo studio si propone di scoprire se di questa straordinaria invenzione del XX secolo, in Italia abbiamo fatto il miglior uso possibile oppure abbiamo sprecato una grande occasione. Da allora ad oggi il destino della RAI non è cambiato: è rimasta uno dei campi di battaglia preferiti dalla politica. Noi ormai lo accettiamo come un fatto ineluttabile, ma forse all'inizio la storia dell'azienda poteva prendere un'altra strada. Una strada che non si è chiusa del tutto con la riforma del 1975 e con l'avvento dell'emittenza privata, ma che continua a presentarsi agli amministratori dell'azienda come un'opzione praticabile ancora oggi in piena era digitale.