De Gasperi l'antipopulista. La democrazia come elevazione degli umili

Riferimento: 9788887803976

Editore:
Autore: Lucio D'Ubaldo
Collana: Quaderni degli Accademici Incolti
Pagine: 175 p., Libro in brossura
EAN: 9788887803976
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Chi era De Gasperi, l'antipopulista per eccellenza? Cresciuto nell'Impero asburgico, si era impegnato molto giovane nelle lotte dei cattolici trentini, aveva vissuto l'esperienza del Parlamento austriaco e poi, finita la prima guerra mondiale, era entrato nel Parlamento italiano. Alla testa del PPI all'indomani della partenza per l'esilio del fondatore Luigi Sturzo, aveva pagato con il carcere la sua opposizione a Mussolini. Seguirono anni di silenzio e solitudine nel periodo buio della dittatura. Ma con l'entrata in guerra al fianco della Germania, quando ancora il fascismo spargeva fiumi di retorica sui destini del nuovo impero di Roma, dal suo ufficio di modesto bibliotecario Vaticano scorgeva i segni di un declino inarrestabile del potere mussoliniano. Gli eventi, allora, spingevano il più prestigioso dei Popolari antifascisti a riprendere l'iniziativa, anzitutto con la fondazione della Democrazia Cristiana. Era convinto che i cattolici dovessero essere pronti, ove le circostanze lo avessero richiesto, ad assumersi le responsabilità - quelle che il Popolare Filippo Meda non volle accettare declinando nel 1922 l'incarico di formare il governo - di guida della nazione. La sua straordinaria esperienza come uomo della Ricostruzione dell'Italia dimostra che uno statista si nutre di responsabilità e la responsabilità si pone necessariamente agli antipodi del populismo. Dunque una grande lezione, quella degasperiana, da rileggere con discernimento per capire come uscire dalla crisi che oggi l'antipolitica riassume e acutizza, invece di risolvere. Postfazione di Riccardo Scarpa.