Da Salsomaggiore a Salisburgo. Una lettera al barone De Mohl, direttore delle saline di Halle, 25 giugno 1799

Riferimento: 9788862613910

Editore: Mattioli 1885
Autore: De Lama Pietro, Camurani E. (cur.)
Collana: Strumenti per il lavoro storico
Pagine: 47 p., Libro in brossura
EAN: 9788862613910
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Descrizione

Pietro De Lama, figlio di una dama di compagnia della Principessa Maria Amalia, moglie di Ferdinando di Borbone, a diciotto anni è già assistente del curatore delle collezioni antiquarie del Ducato, Padre Paciaudi. Accanto agli interessi numismatici ed antiquari che lo porteranno nel 1799 ad essere il titolare del Museo Archeologico di Parma, coltiva interessi naturalistici, paleontologici, linguistici che lo fanno traduttore dei più famosi monumenti scritti latini dell'Alta Italia: le tavole in rame di Velleja. Prima del 1799 compie lunghi viaggi per l'Italia e l'Europa, in Austria e Prussia, nel tempo in cui le armate francesi scorazzano per l'Europa. Studia l'economia di quei paesi, le scoperte scientifiche, i processi tecnici di miglioramento delle produzioni agricole ed industriali. Visita con particolare attenzione le antiche saline di Salisburgo che lo confermano nell'idea di interessarsi di quelle di Salsomaggiore. Tornato in Italia scrive il 25 giugno 1799 al Direttore di quelle saline di Salisburgo, Barone de Mohl, chiedendo suggerimenti per il miglioramento della produzione di quelle di Salsomaggiore. Allega alla lettera i disegni tecnici del funzionamento delle saline, compresa la famosa ruota, simbolo della dannazione ai lavori forzati previsti dal codice penale del Ducato, che di lì a poco, nel 1804, vedrà l'ultima sentenza di condanna per essere poi abolito con la nuova legislazione penale francese.