Cattolici italiani e la scienza. Il discorso apologetico sulla stampa clericale nell'età del positivismo (I)

Riferimento: 9788870759860

Editore: Editrice Bibliografica
Autore: Bovolo Carlo
Collana: Storie della scienza
Pagine: 144 p., Libro in brossura
EAN: 9788870759860
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Descrizione

Nel corso dell'Ottocento la scienza assunse un ruolo imprescindibile nella società e nella cultura italiane: di fronte alle innovazioni tecniche, ai progressi dell'industria, alle nuove teorie, discipline e paradigmi scientifici (dal darwinismo al positivismo, fino alla psichiatria e all'antropologia criminale), i cattolici non poterono ignorare questa centralità, che minacciava il ruolo della dottrina cristiana. Si diffuse così in alcuni settori del movimento cattolico la necessità di costruire una scienza in accordo con la Rivelazione, con l'obiettivo di elaborare strategie apologetiche per appropriarsi di tematiche scientifiche in ottica cristiana, di controbattere alle accuse e alle teorie materialistiche di scienziati laici, di adoperarsi per una divulgazione scientifica in armonia con la fede. La scienza divenne uno degli strumenti al servizio della propaganda cattoliche, usata con forza dalla stampa clericale. Nella scienza, infatti, erano individuate le obiezioni alla teoria di Darwin sull'evoluzione delle specie; la medicina e la fisiologia, nell'incapacità di dimostrare le cause naturali e patologiche di episodi quali estasi, stimmate, guarigioni miracolose, prodigi di reliquie, ne confermavano l'origine divina. Pur criticando il mito del progresso, scoperte e innovazioni tecnologiche erano ricondotte all'interno di un disegno provvidenziale; si rivendicava il contributo di scienziati cattolici ed ecclesiastici e, di conseguenza, la legittimità degli interventi dei cattolici in questioni scientifiche.