Biblioteche della Nazione. Politiche e usi del patrimonio librario dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia (1796-1805) (Le)

Riferimento: 9791254693582

Editore: Viella
Autore: Dendena Francesco
Collana: I libri di Viella
Pagine: 284 p., Libro in brossura
EAN: 9791254693582
28,00 €
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Descrizione

Dotate di un importante valore culturale e simbolico, le biblioteche pubbliche conoscono una forte diffusione durante l'età moderna diventando la vetrina delle ambizioni della Chiesa controriformistica prima e dello Stato assolutista poi. Per questo, quando la Rivoluzione arriva nella Penisola italiana, le investe. Se ne appropria. Le trasforma mettendole al servizio di un progetto di emancipazione collettiva. Questo saggio studia le logiche e le forme di tale volontà politica, che porta alla costruzione di un nuovo ruolo sociale della biblioteca pubblica durante il decennio repubblicano fino a farne un laboratorio in costante trasformazione grazie all'intervento delle istituzioni pubbliche, ma anche grazie alle iniziative prese da una cittadinanza capace di riappropriarsi dialetticamente dello spazio bibliotecario e influenzarne la gestione. Studiato in questa prospettiva, l'ordine dei libri allora si rivela l'occasione per interrogare e rileggere la costruzione del nuovo regime in Italia.