Serio spettacolo non serio. Danza e stampa nell'Italia fascista (Un)

Riferimento: 9788857538761

Editore: Mimesis
Autore: Taddeo Giulia
Collana: Filosofie del teatro
Pagine: 256 p., Libro in brossura
EAN: 9788857538761
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Descrizione

Qual è stato l'atteggiamento della stampa del tempo fascista nei riguardi della danza teatrale? Quali i discorsi, le istanze e l'immaginario che, sull'argomento, emergono dalle colonne di quotidiani e periodici? Il volume affronta simili questioni mediante l'analisi di un'imponente mole di documenti quasi totalmente inediti e capaci di aprire prospettive inusuali sulla danza italiana del primo Novecento. Dal riconoscimento della danza come autentica forma d'arte alla contrapposizione (spesso violenta) fra tradizione italiana e modernità straniera, dalla difesa della tecnica accademica all'apprezzamento per forme di danza libera, infatti, la stampa intercetta, filtra e rielabora processi culturali di ampia portata, la cui complessità è qui presa interamente in carico e restituita mediante una costante lettura critica delle fonti. Ne risulta un lavoro intimamente corale, in cui le voci di anonimi cronisti si intrecciano con quelle di uomini di teatro e di artisti di spicco e che, proprio in virtù del suo carattere polimorfo, riesce forse ad aprire uno squarcio sulla contraddittorietà di un'intera epoca storica, il tutto mantenendo sempre fermo il punto di vista, volutamente e proficuamente minore, sul corpo che danza.