Rivoluzione sociale. «Critica fascista» e il corporativismo

Riferimento: 9788898809233

Editore: AGA (Cusano Milanino)
Autore: Carlesi Franco
Pagine: 368 p., Libro in brossura
EAN: 9788898809233
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Descrizione

Tra le due guerre, il corporativismo costituì per molti intellettuali italiani la nuova scienza economica capace di porsi oltre le teorie economiche comuniste e liberali. Il quindicinale Critica Fascista, magistralmente diretto da Giuseppe Bottai, fu il palcoscenico privilegiato dei dibattiti su tutti i temi sociali dell'epoca: il ruolo del sindacato, la costruzione dell'edificio corporativo, lo studio economico dei paesi esteri, il Convegno di Ferrara, il rapporto con la Rivoluzione Francese e l'anticapitalismo tra i principali. Sergio Panunzio, Camillo Pellizzi, Ugo Spirito, Berto Ricci: solo un piccolo esempio dei molti protagonisti di questo profondo momento di riflessione economica, insuperato dall'Unità ai giorni nostri. Gli Usa per primi studiarono le riforme fasciste e i suoi fermenti culturali, traendo ispirazione per il New Deal. Attraverso Critica Fascista possiamo ancora oggi trarre linee guida contro la crisi finanziaria, e respirare la tensione ideale che caratterizzò spunti e articoli di chi sognò per l'Italia una rivoluzione sociale.