Quel che il mare non vuole. Paesaggio e letteratura in Portogallo

Riferimento: 9788857598581

Editore: Mimesis
Autore: Francavilla R. (cur.)
Collana: Tesi/Antitesi
Pagine: 232 p., Libro in brossura
EAN: 9788857598581
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Descrizione

Fra le intenzioni di questa indagine c'è il tentativo di verificare come il rapporto fra paesaggio e letteratura in Portogallo (anche nel suo fitto dialogo con le arti: pittura e, in ambito novecentesco, fotografia) oltre a produrre una sofisticata rete semiotica e un inesauribile arsenale metaforico, si presti come campo di ricerca per comprendere la costruzione dell'identità portoghese e la sua complessa relazione con gli eventi della sua storia, con il proprio immaginario, con l'esperienza culturale di una comunità che si riconosce in quanto tale e che si racconta elaborando importanti canoni di auto-rappresentazione decidendo, a seconda dell'epoca e delle contingenze, di sovvertirli, decostruirli o, non di rado, tentare di eternizzarli. I saggi che compongono il volume sono dedicati ai seguenti temi: la costruzione del paesaggio nell'epoca dell'Espansione e alla sua decostruzione postcoloniale; l'Oceano Atlantico come simbolo della dimensione pelagica del paese iberico; la poetica di Sophia de Mello Breyner Andersen (e in particolare all'opera geografica Navigazioni); l'Ode Marittima di Fernando Pessoa; le rappresentazioni di Lisbona declinate secondo i canoni dell'avanguardia modernista e in generale secondo le principali estetiche del Novecento (dalla visione di Almada Negreiros fino a L'anno della morte di Ricardo Reis di José Saramago); il paesaggio della provincia dai prodromi romantici (Almeida Garrett) al latifondo realista durante la dittatura di Salazar (José Cardoso Pires); l'estrema geografia della regione del Trás-os-Montes come allegoria del pessimismo lusitano (il paesaggio in ombra da Antero de Quental al progetto più recente di Susana Moreira Marques sui luoghi delle origini e sullo spazio del fine-vita).