Non puoi fidarti di gente così. Storia della squadra di rugby che sfidò l'apartheid

Riferimento: 9788804745280

Editore: Mondadori
Autore: Calandri Massimo
Collana: Vivavoce
Pagine: 288 p., Libro rilegato
EAN: 9788804745280
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Descrizione

«Non ci restano che gli italiani.» «Stai scherzando, vero?» Nel 1973, il Sudafrica dell'apartheid cerca di rompere il boicottaggio e l'isolamento grazie al rugby, sport di cui è maestro, ma le nazionali di tutto il mondo rifiutano l'invito ad affrontare gli atleti di un Paese razzista. Solo l'Italia accetta, anche se molti dei giocatori convocati rinunciano. Nasce una squadra improbabile, giovane e inesperta, che ha un duplice desiderio: conoscere i campioni di questo gioco e usare lo sport come strumento di fratellanza universale. Infatti l'Italia pone un'unica condizione: incontrare anche i Leopards, la selezione negra sudafricana. Quel mese di rugby si rivela un'eccezionale avventura sportiva, umana e politica, che Massimo Calandri, valente giornalista di Repubblica, ha ricostruito con un preciso lavoro di archivio e con una serie di interviste ai co-protagonisti ancora in vita. La spedizione sudafricana fa scoprire ai giocatori e al grande pubblico la bellezza mozzafiato e le disumane ingiustizie di una terra straordinaria. La squadra italiana incrocia Ian Smith, suprematista bianco e dittatore dell'allora Rhodesia, poi i leader della lotta all'apartheid, Nelson Mandela e Steve Biko, trasformando ogni partita in una lotta per i diritti umani. Nove battaglie in meno di un mese contro giganti famosi per la loro violenza in campo. Un solo, storico successo: proprio coi Leopards, e l'incontro che al fischio finale diventa una grande festa nella township di Port Elisabeth. E l'improvvisa consapevolezza che lo sport può contribuire a cambiare i destini del mondo.