Falso Dio. Da Osiride a Gesù, l'anima pagana del culto cristiano (Il)

Riferimento: 9788885517004

Editore: Libri Eretici
Autore: Tosi Stefania
Pagine: 232 p., Libro in brossura
EAN: 9788885517004
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Descrizione

In ambito storico-sociale l'uomo e il Divino rappresentano un binomio inscindibile, il cui sviluppo parallelo ha portato alla costituzione del rito e del sacro. La pratica del culto ha sempre assunto, sin dalle epoche più remote, la funzione sociale e politica di aggregare e pilotare la massa per mezzo di risposte faziose riguardo ai problemi ultimi dell'esistenza: qual è il senso della vita? Perché e da chi sono stato creato? Cosa mi attende dopo la morte? Le religioni hanno dato vita a pantheon ricchi di dèi o a rigidi monoteismi che pretendevano e pretendono ancora oggi l'ubbidienza e la devozione morale, pratica ed economica dei credenti. Da Osiride a Gesù, attraverso i testi sacri, è stato creato il Falso Dio con precisi intenti di propaganda e di controllo. Soprattutto il cristianesimo, le cui origini sono tutt'altro che limpide, ha dato risposte e forma al suo messaggio di salvezza cannibalizzando gli elementi essenziali dai culti preesistenti: 1. L'immortalità dell'anima, il giudizio universale, la risurrezione e il dualismo Dio/Diavolo derivano dallo zoroastrismo, dai culti misterici greci e dalla Sapienza egizia. Tutti antecedenti il cristianesimo di molti secoli. 2. La Croce, il simbolo cristiano per eccellenza, risale al neolitico e al culto del Sole; in Mesopotamia la croce Tau identificava il dio babilonese Tammuz, in Egitto l'ankh simboleggiava la vita, il soffio vitale. 3. L'anno liturgico cristiano è una pantomima di festività pagane. Da Capodanno a Natale l'origine delle celebrazioni è mesopotamica, egizia e romana. 4. Il culto cristiano si sorregge grazie ai dogmi, proposizioni faziose ma accettate incondizionatamente, non discutibili e considerate Verità rivelata direttamente da Dio. I dogmi sono stati predisposti a partire dal IV secolo e successivamente integrati e aggiornati sino al 1950. 5. Gesù Cristo, dalla sua immagine al suo messaggio, è un personaggio spurio. Gli autori dei testi considerati fonti accreditate non lo hanno mai conosciuto e non sono stati testimoni oculari delle presunte opere. La religione cristiana, sebbene si proponga come unica, originale e salvifica, in realtà è un rifacimento di culti antecedenti ed è posseduta da una vigorosa e robusta anima pagana.