Parole ritrovate. Poesie in napoletano. Testo italiano a fronte (Le)

Riferimento: 9788869741418

Editore: Italic
Autore: Calabrese Antonio
Collana: Rive
Pagine: 360 p., Libro in brossura
EAN: 9788869741418
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Descrizione

'Le parole ritrovate' della complessiva raccolta poetica di Antonio Calabrese sono quelle che si cercano 'nel buio anfratto del cuore' ('dint' ô cafuorchio d' 'o core') e che il miracolo della poesia converte, secondo la bellissima immagine di Giuseppe Ungaretti, in 'limpida meraviglia di un delirante fermento'. Esse si propongono con cristiana umiltà come umanamente fragili, ma a ben guardare risultano poeticamente indistruttibili. Sono con sublime semplicità piccole conchiglie al sole, bianche e lucenti ('Cocciole'), sono impronte solo apparentemente labili di piedi scalzi sulla riva del mare ('A piede scauze'), sono scogli immobili a cui ci si aggrappa con dolore nella fatica di vivere ma anche nuvole mobilissime che nello slancio della fantasia costringono come 'il falco alto levato' di Montale anche noi a guardare in alto con 'occhi incantati' ('uocchie ncantate') mentre leggiamo la sua ultima raccolta ('Tra scuoglie e nuvole'). Resta, dopo la lettura, il sempre rinnovato desiderio di rileggere (e a questo proposito si invita il lettore a considerare le traduzioni italiane alla stregua di tersi vetri attraverso cui diventa più facile scorgere e apprezzare una bellissima lingua poetica napoletana). Resta soprattutto qualcosa che somiglia molto all'indimenticabile eloquenza di 'un silenzio di fiori' ('nu silenzio 'e sciure') o alla muta meraviglia di 'una scheggia d'oro vivo' ('na scarda d'oro vivo') di un anfratto marino non meno misterioso di quello del cuore; restano in definitiva - e sono destinate a restare - 'le parole della luce, la luce delle parole' (''E pparole d' 'a luce, 'a luce d' 'e pparole'), che sono l'inalienabile e il non quantificabile dono che Antonio Calabrese ci fa con la sua poesia. (Domenico Silvestri)