Linguaggio della pelle. Il senso del tatto nello sviluppo fisico e comportamentale del bambino (Il)

Riferimento: 9788866234401

Editore: Verdechiaro
Autore: Montagu Ashley
Collana: Benessere
Pagine: 320 p., Libro in brossura
EAN: 9788866234401
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Descrizione

La pelle è un organo tra i più sottovalutati, eppure fondamentale: «Un essere umano può trascorrere la vita cieco e sordo o completamente privo dei sensi dell'olfatto e del gusto, ma non può sopravvivere senza le funzioni proprie della pelle» scrive Ashley Montagu, antropologo inglese dei più insigni e rivoluzionari del Novecento. Egli mette al centro del suo interesse la pelle in quanto organo complesso e affascinante, e approfondisce le straordinarie conseguenze che il tatto presenta sullo sviluppo dell'uomo: «Sono la manipolazione, il sollevamento, l'accarezzamento, il vezzeggiamento le cose che vorremmo sottolineare, perché a quanto pare, anche se mancano tante altre cose, queste sono le rassicuranti esperienze fondamentali che il bambino deve provare per sopravvivere abbastanza in salute». Innumerevoli evidenze scientifiche sostengono la tesi che la sensazione del tatto come stimolo è assolutamente necessaria per la sopravvivenza dell'organismo, e che un'adeguata stimolazione tattile è di importanza fondamentale per il sano sviluppo comportamentale dell'individuo, a partire dal momento della sua nascita. «Attraverso il contatto corporeo con la madre, il bambino stabilisce i primi contatti col mondo, e questi lo coinvolgono in una dimensione nuova di esperienza, l'esperienza del mondo degli altri. Questo contatto corporeo con gli altri è fonte prima di benessere, sicurezza, calore e predispone sempre più a esperienze nuove». Il contatto madre-figlio è indispensabile anche per la mamma, che nasce contemporaneamente al suo neonato: ha bisogno di sentirlo addosso; ha bisogno di costruire con lui quell'intimità che costituirà la base del loro rapporto; ha bisogno di accoglierlo in seno alla famiglia, cullandolo sul suo corpo. «Il dondolio rassicura il bambino perché nel ventre materno veniva automaticamente cullato dai movimenti del corpo della madre [...]. Non meno importante, mantiene il senso di relazione: un bambino cullato sa che non è solo». Un bambino cullato, abbracciato, accarezzato, sostenuto, vezzeggiato, manipolato, toccato, massaggiato disporrà di tutto ciò di cui ha bisogno per crescere sano, forte, sereno.