Il principe schiavo e donna Giulia principessa rapita. Storie vere di Jean de Prèchac

Riferimento: 9788872974223

Editore: ABE
Autore: Iandiorio Virgilio, Delolme François
Collana: Notai e avvocati del Regno di Napoli
Pagine: 142 p., Libro in brossura
EAN: 9788872974223
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Descrizione

Il giovane Principe di Salerno era ben fatto, aveva molto spirito, conosceva molte lingue, in particolare la Tedesca e la Turca, e riusciva meravigliosamente in tutti gli esercizi atletici. Il Viceré ci prendeva tanto piacere, che quasi non passava giorno che non andasse a vederlo andare a cavallo, e in seguito fu così soddisfatto delle sue buone qualità, che prese la decisione di dargli in sposa Donna Catalina di Haro sua figlia unica, che era un partito dei più ricchi d'Europa, e che già molti principi avevano chiesto in sposa. Nello stesso tempo egli si risolse di dare in moglie la Principessa Giulia a Don Luigi di Guzman6 suo nipote, che era Generale della Cavalleria a Napoli. Il Principe informato di una decisione così vantaggiosa per lui, assicurò il Viceré che avrebbe avuto eterna riconoscenza per la sua bontà. La Principessa, che era una delle più belle donne d'Italia, non fu così docile come suo fratello. Ella aveva una naturale avversione per gli Spagnoli, che simulava con molta pena; ma non nascose più il suo dispiacere, quando apprese che la si destinava ad un Cavaliere di quella Nazione: i suoi genitori presero grandi precauzioni per impedire che il Viceré ne venisse informato, per paura che non cambiasse parere, e che essi non rimanessero privi dei grandi vantaggi che ne verrebbero a tutta la Casata di Salerno, da questo duplice Matrimonio. Si misero in atto tutti gli accorgimenti per persuadere la giovane; le si fece capire molto bene che con la sua resistenza avrebbe rovinato il fratello e tutta la casata. Così senza mutare i suoi sentimenti, ella acconsentì a sacrificarsi per amore del fratello, per il quale provava un tenero affetto. Il Principe, che cercava di far manifesto al Viceré in tutti i modi quanto fosse sensibile dell'onore che gli faceva scegliendolo come genero, si preparò a partire per andare in Spagna a rendere omaggio alla sua Promessa sposa; ma il Viceré lo trattene, assicurandogli che presto l'avrebbe fatta venire a Napoli e che avrebbe avuto cura di avvertirlo, quando sarebbe stato il momento di andare a incontrarla.