Forme della musica profana (Le)

Riferimento: 9788860532992

Editore: Casa Musicale Eco
Autore: Viagrande Riccardo
Pagine: 92 p., Libro in brossura
EAN: 9788860532992
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Descrizione

Mentre risuonava nelle grandi abbazie e cattedrali medievali l'austero canto gregoriano, parallelamente ad esso, si svilupparono le prime forme profane grazie ai trovatori, ai trovieri ed ai minnesänger, del cui canto argomento primo fu l'amore, quel sentimento che muove le azioni di tutti gli uomini e che, nelle liriche di questi poeti e musicisti, si espresse in forme raffinate dettate dall'ambiente di corte in cui nacque e si formò. Scopo principale di questo volume è quello di tracciare una storia delle forme musicali profane partendo dai trovatori per giungere, attraverso i grandi lavori polifonici del periodo umanistico-rinascimentale, come il madrigale, la villanella, la villotta, la chanson, fino alla cantata barocca. In questo lavoro l'analisi delle suddette forme musicali è stata condotta seguendo un rigoroso criterio cronologico che ha dettato anche la scelta di introdurre brevemente il periodo storico in cui queste forme sono nate. Cosìla lirica trobadorica è introdotta da una breve analisi che affronta la questione della nascita delle lingue romanze, allo stesso modo delle forme della polifonia profana quattrocentesca, precedute, questÃultime, dalla delineazione della situazione delle corti italiane nel periodo umanistico-rinascimentale. A questÃimpostazione sfugge, tuttavia, l'analisi dello sviluppo storico della forma del madrigale, che, nato nel Trecento, conobbe il momento di massima fioritura nel Cinquecento; per questo motivo al madrigale è stato dedicato un capitolo a parte, dove questa forma viene accompagnata in tutto il suo sviluppo storico. Al nostro lettore non sfuggirà, inoltre, la presenza, alla fine del libro, della delineazione di una forma sacra, come la cantata sacra protestante; la scelta di introdurre questa forma in un saggio, il cui argomento principale è costituito dalle forme delle musica profana, è stata dettata dalla volontà di marcare una continuità tra la cantata da camera italiana e quella protestante che, se trattata a parte, risulterebbe avulsa dal regolare sviluppo storico. 4 Prefazione Non tutte le forme vocali profane, inoltre, sono state trattate in questo volume, nel quale non figurano, per esempio, l'opera, l'aria, l'arioso, il recitativo, la romanza, in quanto queste saranno trattate nell'opuscolo dedicato all'opera lirica, della quale sarà tracciato lo sviluppo storico in relazione alle forme che la compongono. Anche questo volume, allo stesso modo degli altri della collana, è stato corredato da esempi musicali, il cui scopo è quello di illustrare con maggiore chiarezza le strutture formali trattate.