Scores clinici in medicina d'urgenza

Riferimento: 9788871105130

Editore: Edizioni Medico-Scientifiche
Autore: Lenzi T. (cur.), Tampieri A. (cur.), Cantarini M. C. (cur.)
Pagine: 86 p., Libro in brossura
EAN: 9788871105130
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Descrizione

«Perché imparare (e insegnare) i sistemi a punteggio in Medicina? Non si rischia di spegnere il cervello, di semplificare all'eccesso, sino a banalizzare il cardine insostituibile rappresentato dalla cosiddetta quotidiana pratica clinica al letto del malato? E perché imparare e insegnare i sistemi a punteggio proprio nell'ambito specialistico della Medicina d'Emergenza - Urgenza? Perché? Per sintesi, per omogeneità. Perché ricorrere a un sistema a punteggio, a quello e non ad un altro, significa essere giunti a quel punto, aver scelto quell'ambito, quello specifico sospetto clinico al termine (o nel corso) di un ragionamento che è parte di un percorso di valutazione, trattamento e stratificazione del rischio. Percorso che deve giungere a una sintesi, a una decisione, che possa essere rappresentata da una fotografia che sia anche oggettivabile. E questa decisione deve essere comprensibile ad altri, a chi sta lavorando al nostro fianco, con mansioni differenti o provenendo da discipline differenti e ancor più a chi verrà dopo di noi, a gestire quello stesso o quella stessa paziente, in un diverso momento della sua storia clinica e deve potere comprendere a che punto siamo arrivati, noi nel percorso, e il o la paziente nella propria evoluzione di malattia. E omogeneità significa allora anche equità, perché è doveroso che nella fase così delicata dell'inquadramento di ogni paziente, con qualunque codice di priorità e in qualunque contesto e ambiente ci si presenti, si limiti la variabilità medica individuale facendo riferimento a un patrimonio di cultura, competenze ed evidenze che siano validate e condivise. Condivise su di un'evidenza dimostrata e pubblicata in letteratura e comprovata dalle esperienze sul campo. Per oggettivare, quindi, per fotografare, per documentare, per ragionare e quindi anche per comunicare, per condividere e per confrontarsi. Per ridurre il margine di rischio e di errore. Per essere colti e per essere aggiornati, per essere competenti e per essere trasversali, così come trasversali alle diverse discipline sono tutti i nostri pazienti in Medicina d'Emergenza - Urgenza. Per metodo. E per contestualizzazione. Perché, a parità di condizione clinica, in Pronto Soccorso ricorrerò a sistemi a punteggio differenti da quelli a cui farò riferimento sul territorio in fase di Emergenza Pre-Ospedaliera, perché diverso è il contesto e diverse le scelte che dovrò prendere (in termini di centralizzazione e stratificazione del rischio, ad esempio), nell'ambito di percorsi diagnostico terapeutici che possono essere chiari e condivisi con i nostri diretti interlocutori o meno. Allo stesso modo potrò ricorrere allo stesso sistema a punteggio pur in contesti differenti, o in diversi momenti di valutazione e trattamento, ma con obiettivi decisionali dinamicamente variabili: ora con contributo decisionale sull'esecuzione o meno di un'indagine diagnostica, ora sulla scelta di un approccio terapeutico immediato o procrastinato, ora sulla disposizione di dimissione al domicilio o degenza, ora sulla scelta dell'intensità di cura dell'ambiente di ricovero. E allora non deve stupire realizzare che il Revised Trauma score e il Quick SOFA score, tanto eterogenei nell'essenza, nel senso clinico e nella portata decisionale, facciano entrambi riferimento alle tre medesime variabili: scala del coma di Glasgow (che, a sua volta, è un altro score a punteggio con significato contestuale), pressione arteriosa sistolica e frequenza respiratoria.» (Rodolfo Ferrari Direttore UOC Pronto Soccorso Medicina D'Urgenza Dipartimento di Emergenza - AUSL Imola)