Pacifismo profetico e pacifismo politico. Note per una teologia cristiana della pace

Riferimento: 9788885978959

Editore: Apeiron Editori
Autore: Pasetto Francesco
Collana: Saggi
Pagine: 384 p., Libro in brossura
EAN: 9788885978959
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Descrizione

La prima edizione dell'opera prese spunto dall'11 settembre 2001 e dalla campagna Enduring Freedom. La seconda interpreta invece gli avvenimenti del quindicennio successivo alla luce della rammarico espresso da Tony Blair: I am sorry. Di cosa si è detto dispiaciuto il leader britannico? Intendeva riferirsi esclusivamente alla cattiva gestione dei conflitti in Afghanistan, Iraq, Siria e Libia? Oppure al fatto che ogni guerra sia un'inutile strage, un flagello da cui l'umanità andrebbe preservata? Sono quesiti ai quali l'Autore cerca di rispondere - avvalendosi del contributo fornito tanto dalla teologia cristiana quanto dal pensiero politico - studiando il rapporto tra guerra e cultura occidentale. Le conclusioni sono analoghe: non esistono guerre giuste né guerre sante. Come ha riconosciuto il Vaticano II, ogni conflitto bellico è qualcosa di demenziale (alienum a ratione). Ma cosa bisogna fare, qualora vi siano gravi violazioni del diritto internazionale? Dopo il dibattito sei-settecentesco sulla pace perpetua, apparve evidente come la soluzione delle crisi internazionali dovesse passare per una decisione simile a quella presa nel corso dei secoli da un gran numero di paesi i quali, tolta ai singoli la facoltà di farsi giustizia da soli, la attribuirono alle forze di polizia e alla magistratura. La Società delle Nazioni e l'ONU, con tutti i loro limiti, hanno appunto cercato di prevenire le guerre costituendo, al riguardo, il tentativo di tradurre nella pratica il pensiero politico più avanzato.