Nati con la camicia. La membrana amniotica nel folklore e nella medicina

Riferimento: 9788876926242

Editore: Edizioni Studio Tesi
Autore: Conese Massimo
Collana: Biblioteca contemporanea
Pagine: 202 p., Libro in brossura
EAN: 9788876926242
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Descrizione

Nella cultura popolare di molte regioni del mondo e di diverse epoche storiche, la nascita con la camicia, ovvero la membrana amniotica, raffigura un destino fortunato. Chi nasce con essa può infatti diventare un individuo dotato spiritualmente: uno sciamano o un prelato di alto rango, un arcivescovo cattolico o un lama nel mondo tibetano. Tale tipo di nascita conferisce inoltre dei poteri magici come la seconda vista, nei confronti di morti e di spettri, e la chiaroveggenza. Nati con la camicia raccoglie tutte le credenze popolari e le ipotesi intorno a questo avvenimento partendo dalla tradizione storico-letteraria e proponendo anche quanto scritto nei secoli da fisiologi, embriologi e medici. Secondo tali credenze e tradizioni, la camicia può anche essere apparentata a una sorta di copricapo che ha molti legami con il mondo delle fate e degli gnomi, e che conferiva protezione e invisibilità a chi nasceva con essa. Nel folklore europeo, e non solo, la camicia ha rappresentato un attributo che poteva indirizzare i proprietari verso un destino di benandanti, maghi, streghe, lupi mannari e vampiri, ovvero figure inerenti alle profondità della psiche. La membrana amniotica fa parte dell'unità feto-placenta-cordone ombelicale, e a tal riguardo il saggio documenta le diverse disposizioni e prescrizioni che nel corso dei secoli hanno riguardato le parti di questa unità al fine di favorirne e utilizzarne l'influsso positivo e scongiurarne quello maligno. Del resto, nel folklore sono note le proprietà terapeutiche della camicia e delle cellule che da essa possono essere derivate, mentre nella medicina antica, ad esempio quella cinese, erano ben conosciute le proprietà curative della placenta. Conoscenze andate poi perdute e in seguito recuperate nella medicina moderna: oggi infatti queste stesse proprietà vengono sfruttate nella cosiddetta medicina rigenerativa, al fine di riparare organi danneggiati, restituendo loro integrità strutturale e funzionale.