Quaderni del master in immigrazione, genere, modelli familiari e strategie di integrazione. Vol. 5

Riferimento: 9788867057740

Editore: Ledizioni
Collana: Univ. Pavia-Dipartimento di scienze politiche e sociali. Quadern
Pagine: 164 p., Libro in brossura
EAN: 9788867057740
18,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Il Quaderno vuole essere uno spazio aperto a quanti portano il proprio contributo all'interno del Master di 1° livello in Immigrazione, genere, modelli familiari e strategie di integrazione promosso nell'ambito del Centro Interdipartimentale MeRGED - Migrazione e Riconoscimento, Genere, Diversità - e afferente al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Pavia, Ateneo che da alcuni anni considera il tema delle migrazioni una delle sue direttrici strategiche, un impegno nella didattica, la ricerca, la terza missione. Il Master ogni anno si arricchisce della presenza di studiosi, ricercatori ed operatori che indagano e affrontano, con il loro lavoro, i tanti aspetti del fenomeno delle mobilità umane e che mostrano in ciò particolare sensibilità ai temi di genere. Il Quaderno, nato con l'intenzione di valorizzare e premiare l'impegno dei nostri studenti pubblicando una sintesi dei loro migliori lavori di tesi, si arricchisce ogni anno del contributo di ricercatori e docenti del master. Questo numero, che inaugura la decima edizione del Master, si apre con un intervento di Cécile Kyenge il cui titolo Europa nostra. Europa solidale, mette a fuoco i limiti evidenti che le politiche dell'Unione hanno fin qui avuto in tema di immigrazione e le potenzialità che un intervento deciso improntato all'accoglienza e alla solidarietà potrebbe rappresentare l'intera Europa. Tra gli altri interventi Governare l'integrazione: il contributo dei consoli e delle comunità migranti, risultato di una tavola rotonda a cui hanno partecipato i Consoli Generali di Messico, Equador e Perù. Il Master nasce dalla considerazione che troppo spesso la progettazione e la gestione di interventi a favore dell'integrazione degli immigrati non tengono conto delle differenze di genere e della complessità che definisce l'universo dell'immigrazione, sottovalutando l'urgenza di offrire risposte adeguate alle domande che da lì provengono. Ciò è una grave omissione per una serie di motivi: perché alle donne debbono essere destinate misure specifiche volte a combattere il doppio rischio di esclusione sociale a cui sono esposte in quanto donne e in quanto migranti; perché l'esperienza dei Paesi di più antica immigrazione conferma la funzione stabilizzante e di mediazione tra sfera pubblica e sfera privata che le donne immigrate svolgono all'interno delle loro famiglie; perché come lavoratrici la maggior parte di esse offre servizi di accudimento e assistenza presso le famiglie italiane, svolgendo anche in questo caso un compito insostituibile; perché quanto più gli immigrati e le loro famiglie saranno integrati nel tessuto sociale del nostro Paese, tanto più saranno alti i benefici di cui noi, autoctoni e immigrati, potremo godere.