Hieronymus Bosch: il regno millenario

Riferimento: 9791254722091

Editore: Abscondita
Autore: Fraenger Wilhelm, Collu G. (cur.)
Collana: Carte d'artisti
Pagine: 240 p., Libro in brossura
EAN: 9791254722091
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Descrizione

Wilhelm Fraenger, in questo libro di straordinario vigore esegetico, che compendia decenni di minuziosi studi sull'opera di Bosch, coglie nell'arte di questo «Virgilio della pittura olandese» una proiezione del messaggio religioso e rituale della comunità adamitica dei «fratelli del Libero Spirito», ai cui misteri il pittore sarebbe stato iniziato ricevendone la commissione del Trittico del Regno millenario, concepito dunque con intenti e finalità pedagogiche, in quanto documento da «leggere» secondo la libera e personale interpretazione degli adepti-osservatori. Secondo questa tesi, Bosch non è dunque soltanto uno straordinario inventore di immagini: la sua è una visione del mondo che obbedisce a un vasto disegno allegorico, in cui fonti teologiche, tradizione ermetica e metamorfosi alchemiche sono evocate con immagini di eccezionale pregnanza figurativa. La tesi si precisa quando Fraenger dietro il trittico, adombra la presenza di un mentore, il Gran Maestro del Libero Spirito, «artefice di un progetto tanto ambizioso quanto articolato in ogni minimo dettaglio», nel quale si sarebbe configurato un sistema spirituale fondato su una triplice istanza: teologica, filosofica e pedagogica. Ma, al di là di questa tutela originaria, l'«esecuzione» dell'artista è sottratta a ogni artificio compositivo: ogni particolare, sia esso riferito al mondo umano, animale, vegetale e minerale, o, più semplicemente, a comuni episodi della vita quotidiana, sgorga spontaneo da una «voluttuosa delizia creativa» che illustra i concetti fondamentali degli exempla dei predicatori e tutta la complessa simbologia della religiosità medievale. Nella storia della pittura nessun artista visse un'esperienza iniziatica così profonda che, sul piano artistico, costituì un potente esempio di energia mistico-demoniaca al quale non rimasero insensibili i più inquieti interpreti della coscienza moderna, da Füssli a Goya, da Blake ai surrealisti.