Letture dell'antico, mito di Roma e retoriche antisemite in epoca fascista

Riferimento: 9791255101413

Editore: Milano University Press
Autore: Cuzzi M. (cur.), Mecella L. (cur.), Zanini P. (cur.)
Collana: Scritti di storia-Historical Writings-Écrits d'histoire
Pagine: 348 p., Libro in brossura
EAN: 9791255101413
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Descrizione

Il volume raccoglie gli atti di un convegno tenutosi presso il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Milano e realizzato nell'ambito del progetto PRIN 2017 Studiosi italiani di fronte alle leggi razziali (1938-1945): storici dell'antichità e giuristi. Attraverso un serrato dialogo tra specialisti di varia formazione, l'incontro mirava principalmente ad enucleare gli intricati legami tra l'uso (o meglio, l'abuso) politico della storia antica da parte del fascismo e le aberrazioni teoriche che condussero alla formulazione del Manifesto degli scienziati razzisti, con specifica attenzione al tema dell'antisemitismo. Pur nella diversità degli approcci, i saggi presentati concorrono a chiarire la duplice prospettiva attraverso cui l'eredità del mondo antico venne saldata alla questione razziale: da un lato, l'affannosa ricerca di radici illustri per l'antisemitismo moderno; dall'altro, la pretestuosa affermazione della primazia della razza italica, in virtù del suo glorioso passato, sulle nazioni concorrenti. Un lavoro corale che speriamo possa contribuire a una più profonda interpretazione della humus culturale in cui, in Italia, allignò l'esiziale germe del razzismo.