Fra angustie di coscienza e ordine politico. Il giuramento degli ecclesiastici all'inizio del regno di Carlo Felice (1821-1822).

Riferimento: 9788867056033

Editore: Ledizioni
Autore: Rosboch Michele
Collana: Univ. Torino-Quaderni del dipartimento di giurisprudenza
Pagine: 138 p., Libro in brossura
EAN: 9788867056033
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Descrizione

Il tema del giuramento 'civile' degli ecclesiastici è sempre stato di stretta attualità: l'istituto ha - però - radici molto profonde, soprattutto nella tradizione storico-giuridica degli Stati sabaudi in epoca moderna, per passare poi alle vicende preunitarie ed alla sua formale abolizione da parte del Regno d'Italia nel 1871 con le Leggi delle guarentigie. Attorno a tali vicende storico-politiche emergono nel breve volgere di alcuni mesi (dal novembre 1821 al settembre 1822) rilevanti problematiche giuridiche intorno alla legittimità dei giuramenti, alla loro natura ecclesiastica e all'importanza della dispensa concessa dal papa sotto forma di un vero e proprio atto di deroga di un canone imperativo contenuto nel Liber Extra 8. Tutto ciò si inserisce - inoltre - nel preciso contesto storico della Restaurazione sabauda, le cui vicende istituzionali, giuridiche e politiche costituiscono ormai da anni un terreno d'incontro di diverse prospettive storiografiche.