I «Bandi Romani» del 1447-1449. (Ri)edizione e commento linguistico

Riferimento: 9788885800267

Editore: Roma nel Rinascimento
Autore: Bianchi Carolina
Collana: RR inedita. Saggi
Pagine: 174 p., Libro in brossura
EAN: 9788885800267
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Descrizione

Oggetto di questo studio sono sette Bandi romani del 1447-1449, contenuti in cinque registri conservati nella Camera Urbis dell'Archivio di Stato di Roma. Tali testi dall'importante valore storico, in quanto offrono una preziosa documentazione della vita minuta della società romana intorno alla metà del Quattrocento, hanno anche una notevole importanza dal punto di vista linguistico: si presentano infatti come un'affidabile testimonianza del volgare dell'Urbe in un periodo cruciale per la sua successiva evoluzione. Non aveva torto Emilio Re - archivista e storico italiano del Novecento - quando nel lontano 1928 si lamentava dell'assenza di uno studio sistematico sui bandi romani e sui registri che li contenevano. Si trattava, d'altronde, e si tratta tuttora come vedremo meglio tra poco, di una fonte ricchissima d'informazioni che va ad inquadrare moltissimi aspetti della vita cittadina romana del tempo: dall'amministrazione della giustizia penale e civile, in primis attraverso la divulgazione pubblica di precise norme del potere centrale - i bandi, ma non solo questi -, al controllo dell'ordine pubblico, del decoro urbano e delle attività commerciali, grazie rispettivamente ai marescialli comunali e agli straordinari che comminavano ai contravventori centinaia di multe ogni anno] per finire con le denunce, le sentenze e i cosiddetti damni dati, ovvero gli sconfinamenti e le violazioni del bestiame all'interno dei tanti appezzamenti coltivati a cereali e viti nella Campagna Romana. Introduzione di Daniele Lombardi.