Corona, gli schiavi, l'impero. Gli inglesi e il mondo atlantico (1497-1607) (La)

Riferimento: 9788867662821

Editore: Congedo
Autore: Carbone Fausto Ermete
Pagine: 184 p., Libro in brossura
EAN: 9788867662821
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Descrizione

Se durante la metà del XVI secolo la presenza spagnola e portoghese nel Nuovo Mondo si poté dire ormai consolidata, non altrettanto avvenne per l'Inghilterra che alle prese con varie problematiche di carattere politico e religioso tardò, rispetto ai rivali iberici, a fondare colonie di popolamento. Le esplorazioni furono demandate a avventurieri spregiudicati come Humphrey Gilbert, John Hawkins e Francis Drake spinti anche dal remunerativo commercio degli schiavi. Il tutto incoraggiato dalla regina Elisabetta I che vedeva in queste imprese, soprattutto dopo la sconfitta dell'Invincibile Armada nel 1588, il primo fondante momento per la costruzione di un impero al di là dell'Atlantico, che si concretizzò con la fondazione di Jamestown e il possesso della Virginia. Una colonia costruita tra i morsi della fame, la mancanza di forza lavoro e il ricorso alla manodopera schiavile nella quale si solidificò una società di tipo razzista con leggi ben precise imposte dai nuovi padroni per regolare la vita, le punizioni e la morte degli schiavi. Uno spaccato di un mondo in continua evoluzione con tutta una serie di contraddizioni riscontrabili ancora oggi nella società americana.