Francesco Fichera. La storia come repertorio di «forme utili». Invenzione e composizione nel progetto d'architettura

Riferimento: 9788884977564

Editore: CLEAN
Autore: Guarrera Fabio
Collana: Theoria, architettura, città
Pagine: 176 p., Libro in brossura
EAN: 9788884977564
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Descrizione

Ciò che maggiormente colpisce del lavoro di Francesco Fichera è la sua sperimentazione progettuale accompagnata da una costante elaborazione teorica che si schiera in aperta opposizione nei confronti del Modernismo, a differenza del quale l'architetto interpreta il processo di genesi formale come questione evolutiva e non rivoluzionaria. Un'idea dell'arte compositiva in profondo contrasto con la cultura idealista che al principio di imitazione contrappone quello romantico di creazione. Per comprendere appieno il senso e il valore oggettivo del lavoro di Fichera è dunque necessario collocare la sua ricerca all'interno della cosiddetta dottrina mimetica dell'architettura, vale a dire nell'ambito di quel filone culturale che intende la storia e la tradizione come principio vitale dell'arte. Per Fichera, infatti, la tradizione rappresenta il luogo in cui attualizzare e trasformare al presente la consuetudine linguistica e costruttiva del già dato. Lo spazio in cui manifestare una ferma e sentita opposizione al grado zero linguistico professato dai modernisti dell'avanguardia. In riferimento al rapporto tra modernità e tradizione si riconosce, nel metodo progettuale sperimentato dall'architetto siciliano - analizzato in questo volume attraverso la riproposizione del processo formativo di tre edifici pubblici catanesi - un'invariante retorico-compositiva basata sull'invenzione di elementi preesistenti che, per mezzo di accostamenti inconsueti, fanno «di una parola conosciuta una parola nuova».