Renée Vivien. La Saffo della Belle Époque

Riferimento: 9788862887816

Editore: Odoya
Autore: Campi Teresa
Collana: Odoya library
Pagine: 288 p., Libro in brossura
EAN: 9788862887816
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Descrizione

Nella Parigi di inizio Novecento, venticinque secoli dopo Saffo, in una città mondana e libertina, tra i pizzi delle gonne al Moulin Rouge e i cocktail al vetriolo serviti nei salotti, una poetessa sfidò il suo tempo, scrivendo versi appassionati sull'amore e sulle donne. Il suo nome era Pauline Mary Tarn (1877-1909), meglio conosciuta come Renée Vivien, una figlia di Baudelaire, come fu definita, che mise fine alla sua vita troppo presto, a soli trentadue anni. Riportata in auge dal femminismo degli anni Settanta come una pioniera del canto lesbico, è ora considerata una delle voci più autorevoli del simbolismo francese. Al di là di ogni vivisezione psicoanalitica, che la tratteggia come anoressica, masochista, amante della Morte a discapito della Vita, la provocazione di Renée Vivien ha ancora molto da dire a favore del canto poetico inteso come panico del suono. Teresa Campi, la prima studiosa italiana di Renée Vivien, restituisce finalmente un ritratto sincero di questa straordinaria donna presentandola non più come una figura misteriosa e depravata ma anzi come un personaggio appassionato, sullo sfondo dell'atmosfera dorata dei salotti e cenacoli delle jeunes filles de la Societé Future tra cui spiccava l'americana Natalie Clifford Barney, ricca e spavalda amante di Renée. Il loro legame, tanto sulfureo quanto doloroso, divenne il perno centrale dei delicatissimi e mistici versi della poetessa. Eccentrica e scandalosa, ma anche colta e raffinata, la Musa delle violette ci ha lasciato parole appassionate e tempestose, che continuano a risuonare nel tempo.