Il liuto, la penna, la spada. Studi sulla letteratura ungherese del Rinascimento e del Barocco

Riferimento: 9788832133349

Editore: NEU
Autore: Di Francesco Amedeo
Collana: Accademia
Pagine: 188 p., Libro in brossura
EAN: 9788832133349
20,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

La corte di Mattia Corvino e Beatrice d'Aragona ospitava a Buda - secondo la testimonianza di Galeotto Marzio riportata nel suo De dictis ac factis regis Mathiae (1485) - anche «musici e cantori che nei convivi, accompagnati dal liuto, cantavano in lingua patria le gesta dei forti». Quella tradizione narrativa non solo sopravvisse alla fine dell'Ungheria corviniana, ma si evolse e si consolidò all'interno di un genere letterario che, collocato fra oralità e scrittura, rappresentò una sorta di contenitore formale di testi composti secondo le tecniche della oralità secondaria. Il menestrello ungherese - che non raramente partecipava alle campagne militari del suo signore - si fece litteratus. I suoi strumenti furono il liuto e la voce, la spada e la penna.