La bella primavera. Antifascisti e partigiani varesini che lottarono e morirono per la libertà di tutti

Riferimento: 9788865707456

Editore: Macchione Editore
Autore: Macchi Claudio
Pagine: 440 p., Libro in brossura
EAN: 9788865707456
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Descrizione

È di Liliana la firma apposta da una ragazza tredicenne sul registro d'ingresso del carcere dei Miogni a Varese il 10 dicembre 1943 alle ore 11: una grafia nitida, consapevole, quasi volesse dare testimonianza di sé alla Storia e che già rivelava quella forza d'animo, quella ricchezza d'ideali che l'hanno sempre contraddistinta. Sullo stesso foglio ci sono la scheda e la firma di suo padre Alberto assieme a cui era stata arrestata tre giorni prima, il 7 dicembre, al valico di Saltrio, come documentato dagli stessi tedeschi nel Chronik, il loro diario di guerra, da me fatto tradurre e pubblicato nel 2017: Varese 1943 nel diario della guardia di frontiera tedesca (a cura di Chiara Zangarini). È significativo che accanto alla voce proveniente da sia stata annotata dal maresciallo Giuseppe Piazzolla, comandante del carcere, una sola, magica e universale, parola: libertà. Certo, nel linguaggio burocratico ciò stava a significare che non provenivano da altre patrie galere e condanne, ma in quelle circostanze libertà assumeva un valore emblematico che travalicava lo spazio e il tempo, testimoniando sulla pelle viva l'orrore della dittatura nazifascista.