Eugen Drewermann interprete di Kierkegaard. Le quattro forme kierkegaardiane della disperazione rilette alla luce della psicoana

Riferimento: 9788897806264

Editore: Orthotes
Autore: Granito Alessandra
Collana: Studi kierkegaardiani
Pagine: 268 p., Libro in brossura
EAN: 9788897806264
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Descrizione

Sulle macerie della destituzione del moderno disimpegno metafisico-sostanzialistico, la cultura contemporanea post-moderna ha costruito insidiose derive della soggettività, ne ha profilato il rovesciamento al di fuori di se stessa e ha plasmato un sé non più monolitico e ipertrofico, ma borderline, vulnerabile ed eccentrico, scisso in quello scarto tragico tra fattualità e pretesa che ne La malattia per la morte Søren Kierkegaard con acribia psicologica e sensibilità anacronistica definisce disperazione, intesa come epifenomeno di un'esistenza segnata dalla contestazione pessimistico-scettica del sé che de facto si è. Il presente lavoro inquadra e attualizza tale riflessione nella cornice ermeneutico-psicoanalitica di Eugen Drewermann, il quale presenta la fenomenologia kierkegaardiana del sé disperato come una fenomenologia del profondo, e la disperazione come la conseguenza dell'elaborazione distorta dell'angoscia esistenziale e di un rapporto sbagliato con se stessi che sfocia nel rifiuto di sé, nella stagnazione spirituale, in stati di disagio e di squilibrio psico-esistenziali (nevrosi).