Merce entra in scena. Il postmoderno e Marx (La)

Riferimento: 9788846762085

Editore: Edizioni ETS
Autore: Iacono A. M. (cur.), Steffenino F. (cur.)
Collana: Philosophica
Pagine: 200 p., Libro in brossura
EAN: 9788846762085
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Descrizione

Nel IV paragrafo del primo capitolo de Il capitale, Marx guida il lettore alla scoperta di uno dei concetti chiave di tutto il primo libro: la merce. La merce entra in scena e si presenta sul palcoscenico, come fanno i tavoli danzanti di Flaubert. Il tavolo delle sedute spiritiche, di gran moda nel XIX secolo, è l'immagine che Marx, nel Capitale, utilizza per spiegare il feticismo e il carattere di feticcio della merce. Solo apparentemente l'oggetto è ridotto al legno di cui è fatto poiché appena si presenta come merce si trasforma in un'altra cosa, «una cosa sensibile e soprasensibile, allo stesso tempo afferrabile e non afferrabile». Marx lavora sulla dicotomia essenza-apparenza e, non a caso, sceglie come topos il teatro. Quel che vuole svelare è l'idea che la merce sia un sìnolo composto dal valore d'uso e dal valore di scambio. Ciò fa sì che non sia possibile riconoscere il lavoro sociale contenuto all'interno di quella merce. A partire da Marx e proseguendo con Benjamin, Adorno, Althusser e Balibar fino a Fisher e Harvey, questo volume collettivo prova a leggere questi autori prendendo le distanze dal postmoderno e dal suo legame con il tardo capitalismo.