Quel che Lacan diceva dell'anoressia

Riferimento: 9788857541594

Editore: Mimesis
Autore: Ranieri Natascia; Letterio Domenico
Collana: Tyche. Quaderni Irpa
Pagine: 119 p., Libro in brossura
EAN: 9788857541594
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Descrizione

Jacques Lacan non ha mai dedicato all'anoressia un'esposizione sistematica. Nell'arco del suo vastissimo insegnamento, si rintracciano solo poche note, a volte molto brevi, spesso ricche di aporie e cambi di prospettiva. L'anoressia, di volta in volta, è intesa da Lacan come fissazione alla madre, come effetto traumatico dello svezzamento, come abbandono alla morte, come manovra di separazione, come scudo e supporto del desiderio. Questo testo prova a tenere aperte le contraddizioni e a valorizzare la ricchezza clinica e teorica delle vie praticate da Lacan nella sua interrogazione intorno all'anoressia. È questa la bellezza del suo insegnamento: ancora una volta, Lacan si rivela capace di fare emergere la verità nello scarto generato da diverse prospettive sullo stesso oggetto, scardinandola dal luogo di una cristallizzazione monolitica, facendola vivere nel movimento stesso del suo pensiero.