I diritti cultural-religiosi dall'Africa all'Europa

Riferimento: 9788834825594

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Pagine: 433 p., Libro in brossura
EAN: 9788834825594
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Il colossale fenomeno immigratorio sta conducendo anche in Europa ad una "liquefazione" della società. Nello stesso luogo prosperano molteplicità di culture: stili di vita, sistemi di senso, norme sociali di comportamento. La globalizzazione facilita l'insediamento stabile di ogni cultura esportata, la sua extraterritorialità. Sul piano dell'agire pratico si acquisiscono i modi del Paese ospitante, ma sul piano dei valori e dei sentimenti morali si resta fedeli alla propria cultura di provenienza, in molti casi impregnata di religione. Di qui il rischio di un "conflitto" di culture. Anche i cittadini immigrati di origine africana, benché appartenenti nel contesto europeo a confessioni di minoranza, intendono essere pubblicamente accettati e rispettati per ciò che globalmente sono. Le culture chiedono un riconoscimento pubblico, ovvero il diritto alla differenza; alla propria identità etnico-religiosa, il cui rispetto spesso s'afferma con la deroga alle regole di diritto comune. Donde quel nodo problematico che informa uno dei tratti più caratteristici delle moderne democrazie costituzionali: assicurare la coesistenza di queste comunità, evitando una settaria segmentazione del connettivo sociale; realizzare l'universalismo dell'eguaglianza, e dei diritti fondamentali in genere, a partire dalla differenza.