Responsabilità penale dei pubblici ufficiali tra insindacabilità legislativa, imparzialità giudiziaria e discrezionalità amminis

Riferimento: 9791254773505

Editore: Bologna University Press
Autore: Gustapane Antonello
Pagine: 480 p., Libro in brossura
EAN: 9791254773505
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È dai tempi delle grandi inchieste di Tangentopoli che periodicamente in Italia si propongono, nonostante il variare delle maggioranze politiche, accese polemiche di politici e pubblici amministratori nei confronti di Pubblici ministeri e Giudici, accusati di travalicare i limiti delle loro funzioni, arrivando ad invadere gli spazi di libertà dell'agire politico o quelli di discrezionalità dell'agire amministrativo. Nell'opera l'Autore cerca di ricostruire il non facile contemperamento tra insindacabilità delle funzioni legislative, discrezionalità delle funzioni amministrative ed esercizio imparziale della tutela della legalità penale da parte dell'autorità giudiziaria ordinaria, mettendo in evidenza i difetti e le incongruenze che presenta l'attuale assetto ordinamentale dei reati degli agenti pubblici in conseguenza della scelta del legislatore ordinario di perpetrare, in piena epoca repubblicana, quella visione unitaria dei pubblici poteri, che era tipica del Codice penale Rocco per l'ideologia fascista che lo ispirava, ma che non si armonizza più con il pluralismo istituzionale che anima la Costituzione italiana, che richiederebbe fattispecie penali meglio modellate sulle peculiarità di ciascun pubblico potere e quindi dei suoi agenti. Da qui tutta quella serie di conflitti di attribuzione tra le Camere e i Giudici, di ondeggiamenti degli orientamenti giurisprudenziali, di contrasti tra dottrina e giurisprudenza, di ripetute riscritture della fattispecie residuale dell'abuso d'ufficio, che l'Autore rappresenta in modo completo, fornendo al Lettore un utile strumento per la comprensione del delicato tema della responsabilità penale degli agenti pubblici.