Banalità del male. Eichmann a Gerusalemme. Nuova ediz. (La)

Riferimento: 9788807897450

Editore: Feltrinelli
Autore: Arendt Hannah
Collana: Universale economica. Saggi
Pagine: 368 p., Libro in brossura
EAN: 9788807897450
13,00 €
Quantità
Disp. in 2/3 gg lavorativi

Descrizione

Otto Adolf Eichmann, uno dei comandanti delle SS responsabili dell'organizzazione della cosiddetta soluzione finale, fu processato nel 1961 a Gerusalemme, avendo commesso crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l'umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista. Hannah Arendt assistette al processo come inviata del New Yorker e ne nacque un libro scomodo, che pone le domande che non avremmo mai voluto porci e dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. Il suo resoconto, spiega Ezio Mauro nella sua prefazione, è il tentativo di recuperare una misura umana di razionalità che consenta di mandare avanti il mondo dopo Auschwitz: è un'esplorazione attenta e appassionata del contesto storico e politico, un'analisi del tempo nazista, indispensabile per capire come quella quotidianità ordinaria e mediocre abbia potuto farsi strumento dell'orrore. Questo tipo di indagine diventa necessaria poiché quel che si vede e quel che si sente non riescono a restituire la portata dell'accaduto che resiste al diritto, alla giustizia, alla pietà, dunque alla comprensione. Sprovvisto di qualsiasi tipo di eccezionalità, concentrato sulla corretta esecuzione del compito assegnatogli, Eichmann è l'incarnazione banale del Male, che per questo risulta tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. I macellai del nostro tempo non hanno la grandezza dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano. Prefazione di Ezio Mauro.