Intellettuali. Una débâcle di classe

Riferimento: 9788866441311

Editore: Giuliano Ladolfi Editore
Autore: Furgiuele Gianpaolo
Collana: Agata
Pagine: 60 p., Libro in brossura
EAN: 9788866441311
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Descrizione

Il testo propone alcuni interrogativi sulla funzione e sul ruolo dell'intellettuale nell'Italia contemporanea. Che cosa rimane oggi dell'intellettuale universale o intellettuale engagé è probabilmente la più annosa delle questioni; mutazione, souvenir, abdicazione o ancora un'ennesima, onesta dissimulazione? Mirella Serri: "Sono rari in Italia gli scrittori, gli uomini di spettacolo, gli artisti che sono orgogliosi di dimostrare la propria indipendenza." Franco Ferrarotti: "L'intellettuale sviluppa l'arte della sopravvivenza attraverso una duplicità di comportamenti. L'esempio ideale è per me quello del grande poeta Gioacchino Belli: di giorno lavora negli uffici delle censura del Vaticano e di notte scrive sonetti all'acido solforico contro il Papa e i cardinali." Alberto Abruzzese: "Quando tocchi una visibilità da intellettuale, il professionista - medico, ingegnere, imprenditore che sia - si spinge in tal modo oltre la propria stessa professione." Erri De Luca: "Nel caso di intellettuale come sostantivo puro, l'ambito si restringe a singoli individui, indipendentemente dalla professione svolta. Ratzinger è un intellettuale."