Cani. Modelli per dipingere con griglia

Riferimento: 9788827600337

Editore: Il Castello
Autore: Civardi Giovanni
Collana: Disegno e tecniche pittoriche
Pagine: 80 p., Libro in brossura
EAN: 9788827600337
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Descrizione

È quasi certo che il cane sia stato il primo animale a essere addomesticato, circa 12-15.000 anni fa, in varie regioni dell'emisfero settentrionale: nelle sue numerose varietà di genere, di specie, di razza è, infatti, un discendente dal lupo selvatico e appartiene all'ampia famiglia dei canidi. I cani addomesticati furono dapprima destinati a funzioni pratiche (di aiuto nella difesa di greggi o nel lavoro). Poi, con gradualità, furono selezionati in base a peculiari caratteristiche ed esigenze, adibendoli anche alla caccia, al soccorso, a varie funzioni di utilità fino a quelle, ora più comuni, di compagnia. Insomma, sin dalle epoche più antiche i destini del cane e quelli dell'uomo si sono strettamente intrecciati. È arduo trovare un altro animale, come il cane, che sia tanto amato, utilizzato e accudito dall'uomo. Anche le manifestazioni artistiche (soprattutto figurative, ma anche letterarie), dalle civiltà remote d'Oriente e d'Occidente e fino all'epoca contemporanea, testimoniano con ampiezza questo rapporto di collaborazione affettuosa (si potrebbe definire 'amicizia'..) con il cane, individuando in esso il simbolo più spiccato della fedeltà e della dedizione all'uomo. È noto quanto la compagnia di un cane procuri all'essere umano tranquillità, distrazione, conforto o stimoli di azione e di socialità. A differenza del gatto, che ha tendenza all'opportunismo e alla collocazione paritaria nel gruppo, il cane tende alla competizione e alla gerarchia, offrendo un carattere di caldo valore affettivo. Quando si intende disegnare un cane, perciò, è utile osservarne dapprima l'aspetto esteriore complessivo, poi i dettagli individuali, e anche il suo atteggiamento, corrispondente al 'carattere' e all'umore contingente o alle condizioni dell'età. Il cane, infatti, soprattutto con la postura e i movimenti della testa e della coda, esprime lo stato d'animo in una sorta di 'linguaggio' del corpo. Per esempio, si accuccia per disporsi al gioco, alza la testa per porsi in guardia, si irrigidisce quando è aggressivo o in difesa o mette la coda fra le zampe se ha paura. In tal modo, le forme corporee (che sono assai varie a seconda delle razze, il sesso o la taglia, ma fondamentalmente comuni nella struttura) possono essere meglio valutate e interpretate ricorrendo a uno studio anatomico preliminare che aiuti a riconoscere in vivo le peculiari caratteristiche, sebbene spesso occultate dal pelo folto. I cani, come tutti gli animali, vivono in un ambiente sia naturale sia antropizzato ma, in molti casi, è più efficace disegnare il cane isolato da ciò che lo circonda, al fine di meglio esaltarne le forme e l'atteggiamento. Sono, queste, alcune delle considerazioni che l'artista 'animalista' dovrebbe valutare quando si accinge a ritrarre le sembianze del suo 'migliore amico'!